Solution Woman Program

Solution Woman Program

Gli obiettivi

Il programma "Solution Woman" vuole essere anzitutto uno strumento di sensibilizzazione ed informazione attraverso il quale le donne possano divenire protagoniste della lotta alla violenza della quale quotidianamente sono vittime. L'obiettivo è quello di rendere tutte le donne più consapevoli e quindi più forti perché capaci di sapere leggere e fronteggiare efficacemente la situazione di pericolo, abbandonando il sentimento di impotenza.

Ciò di cui si necessita è un radicale cambiamento culturale, attraverso la conquista di quel rispetto che ancora manca nel rapporto tra i generi ...

La donna negli ultimi anni ha raggiunto importanti traguardi, ma quell'uguaglianza tra i sessi tanto auspicata nel lavoro, nella politica, viene meno proprio nell'ambito in cui esse ripongono la maggiore fiducia, ovvero nel rapporto di coppia e più in generale nelle relazioni affettive.

Il programma SWP vuole rendere la donna vincente anzitutto ai propri occhi, vuole portarla ad essere padrona di se stessa nei rapporti con gli altri. L'acquisizione di sicurezza e fiducia in se stesse è il primo passo verso la vittoria. Il secondo passo è quello di sfatare il mito "dell'uomo invincibile", con lo scopo di aiutare la donna ad accrescere la propria autostima nella relazione con l'altro sesso, ponendosi sul medesimo piano fisico e mentale del suo interlocutore.

A tal fine, il seminario non intende addestrare la donna a difendersi o ad aggredire l'altro rispondendo con la violenza alla violenza, ma piuttosto quello di favorire l'apprendimento di strategie cognitive e comportamentali utili a fronteggiare efficacemente qualsiasi situazione di difficoltà. 

Il progetto Solution Woman Program nasce circa dieci anni fa per volontà del Maestro Secci Stefano, Responsabile tecnico della Scuola Nazionale Autodifesa Krav Maga, oggi ideatore del SID Sistema Italiano di Difesa Personale.

Il suo desiderio è quello di portare sotto l'attenzione di tutti il tema della violenza sulle donne, che è divenuto negli ultimi anni una vera e propria piaga della società odierna.

Le statistiche sono per nulla incoraggianti, ogni giorno una donna rischia di essere vittima di violenza e il suo carnefice molto spesso è identificato in qualcuno di molto vicino... I delitti passionali e le violenze domestiche colorano sempre più di nero la cronaca dei giornali.

Di fronte a tutto questo troviamo una donna impotente, quasi sperduta perché spesso inconsapevole del pericolo che la circonda. La donna di oggi è una donna animata dal coraggio, dalla voglia di vivere una vita libera, ricca di conquiste frutto di mezzo secolo di storia, ma allo stesso tempo una donna combattuta perché ancora legata profondamente ad una cultura che la vede anzitutto come madre e come moglie devota, compagna fedele, incondizionatamente, del proprio uomo... un uomo padrone che esercita su di essa il suo potere, non psicologico, ma fisico, che lo rende agli occhi della donna invincibile.

  • Strumenti e metodologia

Il progetto SWP utilizza la modalità del seminario come principale strumento di informazione e divulgazione.

Ad una parte prettamente teorica, si affianca una metodologia più interattiva, che è quella del lavoro a gruppi, nonché delle esercitazioni e simulazioni per l'apprendimento di tecniche base di autodifesa.

  • Canali di divulgazione

L'obiettivo che si pone il progetto SWP è quello di poter divulgare le informazioni proponendolo all'interno dei licei con appuntamenti della durata di tre ore sufficienti a offrire le nozioni base per conoscere, prevenire, risolvere le problematiche in oggetto. Un appuntamento ricco di informazioni interessanti organizzate in modo dinamico e interattivo per rendere l'incontro stimolante e interessante. Per aumentare l'efficacia comunicativa si utilizzano brochure informative, stage didattici, trasmissioni televisive.

  • Temi trattati

Aspetti psicologici tra uomo e donna

Le armi legislative

L'autodifesa come mezzo per ricostruire il sè

  • Conclusioni

Per concludere non resta che divulgare, imprimere coraggio alle donne di partecipare a questo progetto, primo grosso scoglio, come sappiamo la donna tende a fuggire da tutto ciò che le procura ansia, comportandosi come se il problema non esistesse. Per superare questo primo passo, è necessaria la collaborazione di associazioni e persone che credano utile questo percorso e che lo sentano proprio.

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